NUOVA PROPOSTA EDITORIALE DEDICATA AGLI AMANTI DELLA
MINERALOGIA E DELLA MONTAGNA
Cari Amici,
abbiamo il piacere di
presentarvi in anteprima un nuovo libro di particolare interesse,
frutto dei primi anni di lavoro e ricerca appassionata da parte di un
esperto cercatore di minerali:
Karakorum, inferno di rocce, paradiso di gemme e di cristalli
Copia numerata e firmata (500 copie stampate fuori commercio). Pag. 208, formato 30x24, copertina cartonata. Anche con dedica personalizzata a richiesta.
Costo Euro 40 euro comprese le spese postali per piego di libri ordinario, 43 euro se con spedizione raccomandata. Per acquisti oltre le 3 copie, spedizione gratuita per corriere espresso.
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Un’avventura tutta italiana nel Karakorum!
Dalle prime esplorazioni geografiche e scientifiche del Duca degli Abruzzi, documentate dalle splendide fotografie di ghiacciai e cime maestose di Vittorio Sella, alla conquista del K2 da parte di Ardito Desio e alle successive spedizioni fino ai giorni nostri.
In questo emozionante libro, Giuseppe Agozzino racconta le esplorazioni mineralogiche che, da pioniere, effettua negli anni '80, ripercorrendo le orme di questi illustri predecessori. Un racconto appassionante, un'avventura coronata da eccezionali e spettacolari ritrovamenti, veri gioielli della natura. In calce al volume, 30 tavole con esemplari mozzafiato ritrovati nella zona, topazi, smeraldi, tormaline, acquamarine...
Biografia dell'Autore, Giuseppe Agozzino
Nato a Nicosia, in
Sicilia, il 28
giugno 1953, Giuseppe Agozzino dai primi anni della sua infanzia
scopre che i
minerali sarebbero stati la sua passione, come pure la curiosità
di conoscere
cosa si trovasse oltre i confini della sua vallata. Dall'età di 6
anni vive a
Genova. Un grave incidente stradale non gli consentì di continuare
gli studi
universitari di biologia, ma nello stesso tempo gli permise di
fare la
conoscenza di un infermiere, noto collezionista genovese. La sua
vita cambiò
per sempre. Assiduo frequentatore delle biblioteche del capoluogo,
molte delle
sue avventure iniziarono proprio da quei banchi di lettura. Le sue
ricerche lo
portarono prima ad esplorare diverse località liguri famose per i
ritrovamenti
di granato e vesuvianite. Successivamente, dopo aver esplorato le
Alpi per
molti anni, si spostò nell'Isola d'Elba, terra ricca di minerali e
conosciuta
sin dall'antichità per le miniere di ferro e, dall'Ottocento, per
gli splendidi
campioni di tormalina varietà elbaite.
Appassionato
ricercatore e
soprattutto accanito lettore, durante le visite in biblioteca
ritrova vecchie
pubblicazioni che lo riportano nei luoghi della sua infanzia. In
Sicilia si
concentra nell'esplorazione di vecchie miniere alla ricerca di
minerali di
zolfo. L'incontro casuale con la lettura di un testo di Plinio il
Vecchio lo
sprona alla ricerca di giacimenti di agata e diaspro, ormai
dimenticati, che
avevano resa famosa la Sicilia, grazie alle splendide lavorazioni
negli opifici
di Firenze al tempo dei Medici.
La Spagna, la Svizzera
e il
Portogallo sono state le sue mete preferite fino a quando, nel
1981, grazie
anche ai suggerimenti del Professor Ardito Desio, venne catturato
dall'austera
bellezza della regione del Karakorum ed iniziò l'esplorazione di
quelle immense
montagne.
In quegli stessi anni
iniziarono
anche le sue indagini in Congo e, più tardi in Mozambico. Negli
ultimi anni
anche il Madagascar si è aggiunto ai luoghi in cui svolgere
ricerche.
L'esplorazione
mineralogica legata
al Karakorum lo ha avvicinato al mondo dell'alpinismo e
dell'esplorazione a
fini scientifici, risvegliando in lui il progetto avuto in comune
con un caro
amico della città di Skardu finalizzato alla ivulgazione delle
bellezze
geologico-mineralogiche di quelle terre esotiche, rendendo così
omaggio a tutti
coloro, religiosi, esploratori, scienziati, geografi e alpinisti
che hanno già
esplorato quelle terre lontane.
La curiosità e la
ricerca sono
stati e continuano ad essere ciò che ancora oggi lo accompagnano
nel suo
lavoro.
Prefazione libro "Karakorum" di Giuseppe
Agozzino
Gli scienziati e gli esploratori italiani hanno
sempre
guardato alla regione dell’Himàlaya e del Karakorùm con
particolare interesse,
fin da epoche ormai lontane. In tempi più recenti, questi settori
hanno
suggerito un nuovo motivo per essere visitati con attenzione: la
ricerca
mineralogica. Come dice bene il titolo di questo libro, il
Karakorùm è una zona
aspra, impervia e difficile da percorrere, ostile alla vita e agli
insediamenti
umani: immensi ghiacciai, fiumi impetuosi, pendii franosi,
montagne altissime e
pericolose, grandi distanze da percorrere, un vero inferno di
rocce!
Ma questa terra così aspra e complessa è anche
un
meraviglioso scrigno di tesori mineralogici che solo da pochi
decenni stanno
venendo alla luce, grazie all’iniziativa di personaggi come
l’Autore di questo
libro, Giuseppe Agozzino, che ci racconta ciò che visse in prima
persona, a
partire dai primi anni Ottanta del secolo scorso.
Quasi seguendo le orme e lo stile di Bruce
Chatwin, Agozzino
recupera i propri vecchi diari di viaggio, gli appunti, gli
schizzi, scava nei
suoi antichi ricordi, raccontandoci gli incontri con i locali e
con altri
cercatori, lo svilupparsi di rapporti di amicizia quasi fraterna
con persone
così lontane da noi per mentalità, cultura e interessi. Ne nasce
così un libro
da leggere tutto d’un fiato come un giallo, come un romanzo, ma
anche un libro
emozionante, da gustare con gli occhi, per i meravigliosi campioni
che ci
mostra, fotografati dai migliori esperti in questo campo.
Senza peraltro darsene vanto, Agozzino ci
informa anche che
grazie a lui e ad altri appassionati di mineralogia, oggi in
Pakistan si è
sviluppata una vera e propria industria finalizzata all’estrazione
di campioni
da collezione, un’industria artigiana che occupa decine di
migliaia di persone,
regalando benessere e dignità a tante famiglie e a tanti sperduti
villaggi.
Conclude con un invito anche a chi si reca in
queste regioni
essenzialmente per seguire il proprio spirito di avventura, per
scalare
montagne o pareti inviolate. Invita gli alpinisti a volgere lo
sguardo anche ai
gioielli mineralogici che solo loro possono avere il privilegio di
scoprire e
di portare a valle. Solo valenti scalatori possono spingersi lungo
le pareti
più impervie e aprire gli scrigni più remoti, rendendoli così
godibili anche a
chi non sarebbe mai stato in grado di raggiungerli.
In altre parole, Agozzino suggerisce una nuova
frontiera
anche all’alpinismo, che forse si potrebbe definire ”alpinismo
scientifico”:
un’ipotesi da valutare con attenzione
Marco
Majrani – Presidente della Commissione Scientifica “Giuseppe
Nangeroni” del Club Alpino Italiano, Sezione di Milano
Il volume descrive con aneddoti e
racconti in prima persona lo sviluppo della ricerca di gemme e
minerali nel Karakorum. Molti dei campioni
raffigurati sono esemplari inediti, conservati in collezioni private
in Italia e all’estero. Il grande formato, le moderne
tecniche fotografiche utilizzate per le foto dei campioni e la
raffinata veste editoriale lo classificheranno come un piccolo
gioiello editoriale.
Per gli appassionati
di alpinismo e di storia dell’esplorazione del Karakorum,
questo libro permetterà inoltre di rivivere in una chiave diversa le
grandi imprese di personaggi come Ardito Desio, Filippo De Filippi,
Giotto Dainelli, Vittorio Sella, Mario e Guido Piacenza, affrontando
il tema dell’esplorazione alpinistica e geologica secondo un
originalissimo approccio.
Con profonda
gratitudine per il sostegno e per la fiducia nella qualità del
nostro lavoro
L’Autore Giuseppe
Agozzino
PER ORDINARE LE COPIE BASTA
INVIARE UNA MAIL AL CURATORE EDITORIALE marco.majrani@fastwebnet.it
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